Itinerario della street a Salerno: i murales del rione Fornelle

Oggi ti porto alla scoperta dei murales del Rione Fornelle di Salerno. Il quartiere in cui è nato ed è cresciuto il poeta Alfonso Gatto e che fino a pochi anni fa era sconosciuto ai più, oggi è diventato un luogo attrattivo guadagnandosi un posto tra gli itinerari salernitani. Le scuole vengono a farci visite guidate e i turisti passano a scoprire i suoi Muri d’Autore e la sua poesia.

Indice

• Progetto “Muri d’Autore” a Salerno
• I Murales del Rione Fornelle
• Muri d’Autore sulle scale del quartiere Mutilati
• Il percorso Muri d’Autore a Salerno
• Rione Fornelle di Salerno: la storia
• Come raggiungere il Rione Fornelle a Salerno

Se vieni nel quartiere Fornelle in questo periodo (novembre 2024), noterai che molti dei murales sulle facciate delle abitazioni sono stati coperti per permettere i lavori di restyling dei palazzi di edilizia residenziale popolare. Ma il progetto Muri d’Autore non è stato abbandonato, anzi. Una volta terminati gli interventi, la street art tornerà a fare bello il rione e si prospetta tanta nuova poesia!

Anche in Vicolo San Bonosio, la traversa di via Mercanti a 50 metri dalla Pinacoteca provinciale, i murales torneranno a nuova vita dopo i lavori di riqualificazione di cui le facciate saranno oggetto.

Progetto “Muri d’Autore” a Salerno

Pur trovandosi nel cuore del centro storico di Salerno, il Rione Fornelle è stato per lungo tempo bistrattato anche per via di una cattiva reputazione che non gli ha permesso di emergere e di essere conosciuto. Un vero peccato, essendo uno dei quartieri più storici di Salerno.

Fino a quando, nel 2014, la fondazione Alfonso Gatto ha lanciato il progetto di street art intitolato “Muri d’Autore” grazie al quale oggi possiamo vedere il Rione con uno sguardo completamente nuovo.

Filippo Trotta, nipote del poeta Alfonso Gatto e fondatore dell’associazione, insieme a Pino Roscigno (in arte GreenPino) ne hanno recuperato l’identità dandogli finalmente la visibilità che merita. Valeriano Forte, poeta salernitano, ha collaborato all’ideazione iniziale del progetto.

I Murales del Rione Fornelle

Oggi le Fornelle sono il quartiere dei murales di Salerno e chi si inoltra tra i suoi vicoli si imbatte in colorate opere di street art e poesia che si susseguono sulle facciate delle abitazioni.

Sembra di passeggiare sfogliando le pagine di un libro dove tutti possono leggere i versi di Alfonso Gatto insieme a citazioni di cantanti, artisti e poeti come Eduardo De Filippo, Alda Merini, Totò, Pino Daniele. Non c’è bisogno di prenotare un biglietto o attendere in fila davanti ad un museo: qui l’arte è a cielo aperto ed è sempre fruibile!

Tra gli street artist, GreenPino con la sua riconoscibile arte del lettering continua ad abbellire muri e facciate. Insieme a lui, altri di fama internazionale hanno partecipato al progetto: Alice Pasquini, Carlos Atoche, Ivan Tresoldi e Ratzo.

Gli abitanti del rione hanno accolto l’iniziativa dei Muri d’Autore con grande entusiasmo. Hanno acconsentito a far dipingere le mura delle loro case con i versi del loro amato poeta Alfonso Gatto.

Le donne, in particolare, che sono l’anima del quartiere, hanno contribuito con grande apertura alla realizzazione dell’iniziativa comprendendone il potenziale. Sono donne che amano visceralmente il posto in cui vivono, felici che il quartiere possa recuperare, in questo modo, l’identità fino a pochi anni fa dimenticata. L’artista milanese Davide Ratti, in arte Ratzo, ha voluto omaggiare queste donne con un murales che le rappresenta ma che adesso purtroppo non è più visibile.

Muri d’Autore sulle scale del quartiere Mutilati

Sapevi che fuori dal Rione, nel centro città c’è un altro grande murales, parte di questo progetto?

Se ti trovi a passeggiare a Salerno in occasione di Luci d’Artista o di una visita turistica, molto probabilmente ti imbatterai in quest’opera di grande impatto!

È stata realizzata da GreenPino e Alice Pasquini. Si trova a pochi metri dal corso di Salerno, sulla scalinata che da via Velia conduce al Rione Mutilati. Ad ogni gradino leggerai i versi tratti da poesie di Alfonso Gatto tra cui “Il Girotondo”.

Il percorso Muri d’Autore a Salerno

Non c’è un percorso ben definito da seguire per vedere tutti i murales. Entrando nel quartiere ti consiglio di girare liberamente tra le stradine e i vicoli tra cui il Vicolo degli Amalfitani e il Vicolo delle Galesse.

Rione Fornelle di Salerno: la storia

Quella delle Fornelle è una storia antichissima. Il rione nacque nel IX° secolo e si sviluppò attorno alla chiesa di Santa Trofimena ancora oggi esistente. Al centro del quartiere c’è piazza Matteo d’Aiello dove potrai ammirare la Fontana delle Fornelle risalente al XVII° sec.

In origine in questo rione vivevano gli amalfitani che si dedicavano ai commerci e alla lavorazione della ceramica nelle fornaci da cui deriva probabilmente il nome “Fornelle”. Storicamente ci hanno abitato umili famiglie di pescatori, infatti in quasi tutte le opere di street art che incontrerai, troverai un riferimento al mare: raffigurazioni e parole identitarie come sole, pesca, mare, popolo.

Senza dimenticare che questo è il quartiere dove nacque e visse il poeta Alfonso Gatto che ha segnato la scena culturale della mia città.

Come raggiungere il Rione Fornelle a Salerno

Il rione è abbastanza nascosto rispetto alle vie del centro storico più conosciute tant’è che prima di diventare noto per i suoi murales, molti salernitani, me compresa, ci avevano di rado messo piede.

Per arrivarci, puoi prendere come riferimento la chiesa della santissima Annunziata con lo splendido campanile maiolicato, in via Portacatena.

Lungo la strada, guardando sulla sinistra, potrai notare l’entrata del vicolo che conduce al quartiere. Proprio questo vicolo introduce alla street art delle Fornelle con il tunnel disegnato dagli artisti Piger e Ivan Tresoldi.

Una curiosità: in via Portacantena ci sono bellissimi palazzi antichi tra cui il settecentesco palazzo Pedace che al piano terra ospita la sede del FAI di Salerno. Sulla stessa strada si trova la costruzione che nel Medioevo ospitò uno dei primi ospedali laici al mondo, fondata da Matteo d’Aiello, vice cancelliere del regno Normanno di Sicilia. In questi luoghi è nato infatti l’ospedale San Giovanni di Dio da cui prende il nome l’attuale ospedale di Salerno.

Ti piacerebbe fare un itinerario di Salerno a piedi nei luoghi della street art? Non ti resta che entrare nel vicolo delle Fornelle e lasciarti trasportare da quell’atmosfera da sogno che la poesia sa trasmettere. Se pensi che possa interessarti, ho scritto anche una guida su cosa vedere a Salerno in un giorno.

Ultimo aggiornamento 4 Novembre, 2024 di Alessia Carbone